sabato 19 giugno 2010

TERRAMOTO SUPPORTA LA CAUSA DI CONFARTIGIANATO DE L'AQUILA: Mille artigiani ancora senza occupazione.


Prof. Luigi Lombardo.
La crisi di barbieri, magliaie e commercianti alla ricerca di locali per ripartire.
L'AQUILA. L'artigianato aquilano fa la conta dei danni. A più di un anno dal sisma, sono oltre mille le partite Iva ancora ferme: commercianti e artigiani che non hanno riaperto i battenti per mancanza di locali a disposizione. Attività che operavano per lo più nel centro storico: parrucchieri, barbieri, magliaie, negozi di oggettistica. Un quadro desolante, emerso nel corso del convegno «Crisi economica e terremoto in Abruzzo: quale futuro per gli artigiani», organizzato dalla Confartigianato, che si è svolto ieri, all'Aquila. Un'occasione per rilanciare con forza l'appello della comunità economica locale, di quel tessuto costituito per lo più da piccole e medie imprese, un tempo ricchezza e valore aggiunto della città. «Delle 2.300 imprese artigiane del cratere», ha dichiarato Luigi Lombardo, presidente Confartigianato della provincia dell'Aquila, «un migliaio non sono ancora riuscite a ripartire. Stiamo operando uno screening di concerto con la Confcommercio per analizzare la tipologia delle imprese che dopo il terremoto hanno subìto maggiori danni». Da una prima analisi risulta che i soli comparti dell'artigianato ad avere uno boccata di ossigeno fanno riferimento all'edilizia, all'impiantistica termica, idraulica e alle autoriparazioni. È rimasta bloccata, invece, buona parte delle attività commerciali e artigianali situate in pieno centro: la mancanza di disponibilità economica e di locali ha frenato la riapertura delle saracinesche, con conseguenze pesanti in termini occupazionali e di risorse economiche. «Siamo di fronte», ha spiegato Lombardo, «a una crisi profonda, che investe un settore trainate dell'economia locale. Una miriade di piccole attività, che animavano il centro dell'Aquila e che non hanno avuto l'opportunità di ricollocarsi sul mercato». Per la Confartigianato, accanto alla ricostruzione va rilanciato il tessuto produttivo ed economico locale. «Le imprese aquilane vanno inserite a pieno titolo nella ricostruzione», ha affermato Angelo Taffo, presidente regionale Confartigianato, «come prevede l'articolo 69 della legge 231 sugli appalti pubblici. L'Aquila poggia il suo tessuto su una realtà di microimprese, che è linfa vitale: il rischio concreto è che alla ricostruzione delle abitazioni faccia da contraltare un impoverimento del tessuto economico, sempre più debole». Al convegno hanno preso parte anche Daniele Capezzoni, portavoce del Governo, Ivano Spalanziani, componente del Cnel per l'artigianato, Daniele Giangiulli, segretario Confartigianato Abruzzo, Fabrizio Politi, preside della facoltà di economia dell'Università dell'Aquila, Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila e Alfredo Castiglione, assessore alle attività produttive della regione. In primo piano il tema della detassazione «uno strumento fondamentale per agevolare la ripresa del mercato locale», ha sottolineato Lombardo, «la scadenza del 30 giugno è prossima. La mancanza di provvedimenti da parte del Governo, atti a prorogare le agevolazioni fiscali, comporterebbe un ulteriore tracollo per migliaia di commercianti e artigiani». Necessario, secondo la Confartigianato, «alleggerire gli aquilani dal peso del pagamento delle tasse e dei mutui, in un momento di pesante frenata dell'economia». Discorso tanto più valido, spiega l'associazione di categoria, per gli autonomi, che non hanno certezze sulle entrate: «Per loro, il peso della tassazione è un fardello molto pesante». La Confartigianato chiede, infine, certezze sulla zona franca: «Dal Governo, che ha ben operato nella fase dell'emergenza primaria, ci aspettiamo un intervento prolungato nel tempo, come per Umbria, Marche e Campania colpite dal sisma. I comuni del cratere hanno necessità di essere seguiti».
link: http://ilcentro.gelocal.it/laquila/cronaca/2010/06/08/news/mille-artigiani-ancora-senza-occupazione-2070639


Commosso, infine, l'intervento dell'autore del libro TERRAMOTO, ospite dell'evento.

2 commenti:

  1. è una vergogna senza precedenti...

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  2. siamo senza parole, bravo Lombardo e bravo De Cristofaro, non fermatevi.

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